Un prolungato presente

SINOSSI

Di famiglia agiata e figlio di un celebre pianista di fama mondiale, il ventenne Athos vive una giovinezza dorata all’interno dello splendido scenario di Sorrento. Eppure, inquietudini, pensieri tormentati e nevrosi lo perseguitano almeno da quando i suoi genitori si sono separati. A poco servono un fidanzamento sempre insidiato dall’incertezza, gli amici, i successi negli studi, i viaggi e le esperienze, anche sessuali, di vario genere.

Sarà l’incontro con la terapia analitica e la rivelazione dei “segreti di famiglia” a renderlo più forte e sicuro, permettendogli di intraprendere un nuovo percorso di vita e di compiere scelte serene.

ANALISI CRITICA

Un prolungato presente è il secondo romanzo dei noti psicoterapeuti Renzo Rocca e Giorgio Stendoro, dopo L’eclisse dell’ombra. Una rinascita dopo l’abuso, al cui centro narrativo era posta la violenza pedofila e l’emersione dall’incubo.

Anche stavolta i due autori indagano e mostrano con delicatezza la fragilità e l’ipersensibilità giovanile, i traumi celati e, pertanto, più dolorosi, l’eros problematico. La loro professione consente di analizzare con estrema attenzione e di mostrare al lettore i più piccoli dettagli interiori, i palpiti psicologici, le reazioni psicosomatiche del protagonista.

Una narrazione caratterizzata da rapidi dialoghi alternati a lunghi silenzi, riferimenti musicali, descrizioni di ambienti e persone. Indimenticabili le figure di Roberto, l’“amico del cuore” di Athos, dei genitori, di Pierre, di Francesca e delle altri giovani donne, della governante Lucia e, soprattutto, dell’abbagliante natura incontaminata sorrentina, tra mare e campagna. Non a caso ogni capitoletto – che può configurarsi come la singola scena di un dramma, tessera di un mosaico – si apre e si conclude con un’annotazione paesaggistica.

GLI AUTORI

I coautori Renzo Rocca e Giorgio Stendoro, già docenti ordinari della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, sono fondatori della Psicoterapia con la Procedura Immaginativa (D.M. 30 Maggio 2002 M.I.U.R. di Roma) e del Metodo Stendoro-Rocca di Cura della Balbuzie e dell’Arte Immaginario (Milano), che costantemente aggiornano attraverso l’attività clinica e di ricerca svolta in Italia, in Svizzera e negli Stati Uniti.

Vivono tra Campione d’Italia e Naples, Florida. Sono autori di molteplici pubblicazioni: varie monografie, 16 libri in italiano e uno in inglese, alcune centinaia tra articoli scientifici e divulgativi. Curano la Collana di Psicologia Clinica Rocca-Stendoro (Armando Editore, Roma).

Il lavoro teorico-clinico di Rocca e Stendoro prende avvio negli anni Settanta, quando i due capiscuola intraprendono un estesissimo studio di Psichiatria sociale, Psicologia, Antropologia culturale, Sociologia, Pedagogia e Musicologia.

Disponibili ad avvicinare l’ampio pubblico alla tematica psicologica di interesse sociale, partecipano a seminari, convegni, trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali e internazionali.